Per Rosalin Krauss il Medium non è il supporto su cui produrre la propria arte ma è:
matrice generativa di un insieme di convenzioni, alcune delle quali, prendendo il medium stesso come proprio soggetto, saranno totalmente specifiche, formando così un’esperienza della loro stessa necessità (1)
in altre parole:
un’invenzione non può rimanere unica, isolata, occasionale, usata una sola volta, ma, per essere un medium, deve diventare linguaggio, cioè un sistema di regole che solo la riflessione approfondita e un uso prolungato possono costruire come tale (2)
Questo fa crescere in me la sensazione che l’idea di tela su cui stampare un’immagine digitale e trattare la stampa così da avvicinarla per codice visivo ad un olio, non significa copiare un quadro ma “inventare un medium”, cioè costruire anche attraverso il supporto fisico della fotografia, un linguaggio riconoscibile anche per i riferimenti che lo hanno generato e che, nel mio caso, non possono che essere ricercati nella storia della cultura europea in generale ed italiana in particolare.

© 02.05.2010 | Aldo Sardoni
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(1) R. Krauss, Reinventare il Medium, E. Grazioli (a cura di), Milano, Bruno Mondadori, 2005 p. 29
(2) (ibidem) dall’introduzione di Elio Grazioli, pag XV.